Che cosa succederebbe se cominciassi ad attribuire particolari proprietà o benefici a ciò che ho intenzione di vendere? Cambierebbe la percezione di quel prodotto o servizio allo sguardo di un mio potenziale cliente?
La risposta è sì. Tutti noi attribuiamo un maggior valore alle cose che – razionalmente o meno – percepiamo essere speciali. Puoi realmente trasformare il tuo servizio o prodotto in un “brand”. Ragioniamo per assurdo, come ai tempi delle lezioni di matematica alle Superiori. (Al solo ricordo di quei teoremi incomprensibili mi viene ancora l’ansia, ma tant’è).
Mettiamo il caso che oggi sia il tuo compleanno. Mi presento a casa tua con un pacchetto confezionato molto bene. Togli la carta e al suo interno trovi un pezzetto di roccia grigia. E diciamoci la verità: è una roccia anonima, bruttina, il tipo di sasso che potresti trovare ai lati di una strada di campagna.
“Grazie mille…” stai pensando mentre valuti ancora lo strano regalo.
Ma che cosa succederebbe se io cominciassi a dirti che quello che hai tra le mani non è un sasso qualunque?
E’ una roccia unica, un simbolo storico, che so…un frammento del Muro di Berlino (che peraltro ho in casa) che fu trafugato fuori dal Paese pochi giorni dopo la sua distruzione nel 1989, quando gli abitanti di Berlino Est ed Ovest cominciarono a portar via come souvenir dei pezzi del muro. Ora tieni tra le mani un simbolo. Il simbolo della fine della Guerra Fredda.
“Grazie mille…” mi dici questa volta e lo pensi davvero, con trasporto.
“Di niente” rispondo io. Passa un attimo e ti dico che ho scherzato.
Il sasso non arriva dal Muro di Berlino ma è qualcosa di ancora più eccezionale. Ciò che hai tra le mani è un’autentica roccia lunare, un pezzo di quelle che l’astronauta Peter Conrad in seguito riportò a casa al termine della sua missione.
Una roccia lunare è proprio qualcosa di speciale. (Curiosità a margine: Oriana Fallaci, amica dell’astronauta Conrad, lo pregò di portargli un frammento di roccia dalla luna ma lui non lo fece. La scrittrice fiorentina gli tolse il saluto per oltre venti anni, ma torniamo a noi…). Esiste un numero limitato di rocce lunari nel mondo. Che regalo meraviglioso, stai pensando. Sei sinceramente colpita, totalmente senza parole.
La realtà è che ho trovato il sasso nel mio giardino qui a Stoccolma, l’ho messo in tasca e poi l’ho inserito in una scatola. E’ solo un sasso. Ma una volta che gli ho attribuito certe proprietà – significato storico, rarità geologica etc – è diventato molto di più. In altre parole, quando trasformiamo qualcosa in un brand, il nostro cervello percepisce l’oggetto come qualcosa di ancor più speciale, di maggior valore.
Il brand “umano”
Il brand non è solo un prodotto o un servizio, può essere anche un essere umano. Prendi per esempio Paris Hilton, molti non hanno stima di lei ma resta il fatto che sia diventata un brand che cammina, parla, ride (con viso sempre di tre quarti, è un MUST della Hilton, prova a imitarla, foto perfette assicurate).
Che promuova il suo nuovo cd, che faccia una serata come disk jockey ad Ibiza, che presenti al mondo il suo ennesimo chihuahua, Paris è un brand umano che fa notizia ovunque vada e qualsiasi cosa faccia.
Penso onestamente che in futuro le aziende abbracceranno sempre più i brand personali e creeranno personaggi reali per aumentare la loro esposizione e vendere di più.
Oggi chiunque può trasformarsi in un brand, spesso ne abbiamo la necessità per farci conoscere, per far conoscere la nostra professionalità, le nostre creazioni, i nostri servizi per la collettività. E soprattutto in un mondo ormai sempre più digitalizzato è obbligatorio essere presenti in rete e trasmettere i propri valori, sé stessi, i propri talenti: questo è “brand”.
Quali sono i tuoi valori? Hai una vision? Che mi dici dei tuoi talenti? Se ti va, scrivimi due righe e presentati. Ti insegnerò come trasformare il tuo prodotto o servizio in un “Brand”
Creeremo a quattro mani il tuo personal branding. Dai un’occhiata ai miei corsi.